Paese dei miei amici e antenati,

quanti anni d’allora son passati !

Quanto uomini in te procreati,

nello scorrere dei secoli ci hai donati.

 

Quante menti scelte e grandi eroi,

da questa terra son venuti fuori !

Terra di forti e di emigrati,

quanti di questi fuori sono andati.

 

Quante delle tue genti importanti,

han fatto parlar di se’ tutte quanti!

al di la’ del mare, in terre assai lontane,

hai mandato i tuoi figli a lavorare.

 

Tu sei la culla di dottori e avvocati,

di maestri, professori e letterati!

di sindaci, sacerdoti e di emigrati,

nonche’ di cappuccini veri frati.

 

Tu ci hai donato ricchi di patate,

e quante virtu’ nei cuor ci sono entrate!

Per quelle strade allora dirupate,

che or son belle, pulite e allisciate.

 

Amato tu sei paese mio,

e nessuno mai nel cuore ti dara’ l’addio!

Tra pietre antiche e laboriose mani,

nobili pensieri e profumati odori.

 

Tante cose belle ci hai donato,

anche con cleto ci hai sposato.

La piscina e’ la migliore,

e come una macchina, senza motore.