La mia storia

 

19 Settembre, 2007


Cari amici vicini, e lontani,
sono felice di scrivere queste righe che raccontano la mia vita e quella di quanti, gia' da molti anni, fanno parte di una cultura che pur non essendo propria se ne sono impossessati inconsciamente.

Ricordo ancora, e ricordero' sempre, quando da bambino giocavo negli spazi aperti di San Mango con tutto cio' che di piu' semplice esiste in natura... Rare erano le occasioni e pochi erano i giochi che i miei genitori portavano a casa dopo una lunga faticosa giornata trascorsa a zappare, papa' Saverio, e a raccogliere frutti di stagione, mamma Carolina. Ma e' qui che ho imparato ad essere felice con le piccole cose.

Tutto era diverso a San Mango, ho avuto la fortuna di trascorrere la mia infanzia in un paese che ha fatto di me una persona umile e nello stesso tempo ricca di valori morali che contraddistinguono chi abita quelle terre. Ricordo ancora quando mio papa' Saverio, rientrando a casa da quella terra lontana che chiamava Bolzano, dove lavorava, mi raccontava di un mondo nuovo, diverso da San Mango, ricco di lavoro e di divertimenti dove tutte la case avevano il bagno all'interno dell'appartamento. Era li che trascorreva molti mesi dell'anno perche' a San Mango, diceva, il lavoro non era molto.

Ero felice e lo pregavo perche' mi portasse a vedere quella terra che per papa' Saverio, era fonte di lavoro. Quella terra, pero', che a lui dava tanto, io non riuscivo ad immaginarla e poi.... dove poteva portarmi papa'... per me non esisteva un luogo migliore di San Mango.

Passo' tanto tempo ancora fino a quel giorno. Ricordo e ricordero' sempre mia mamma Carolina vicino alla finestra di fronte al camino, intenta a cucinare, mi guardo' dicendo "tuo fratello Giuseppe ha scritto una lettera dicendo che ti ha fatto l'atto di richiamo per andare da lui in  Canada. Il silenzio di quelli attimi mi aiuto' a realizzare che quella non sarebbe stata una visita di qualche giorno ai parenti lontani, ma l' inizio di un'avventura lunga una vita.

Da quel giorno non trascorse molto tempo. Il ricordo del saluto d'addio con i miei amici di scuola, le mie sorelle, i miei genitori e' ancora impresso nella mia mente come lo stereotipo di tutti i saluti, di tutti gli abbracci, di tutti gli addii. Da allora ad ogni abbraccio, dato o ricevuto con le lacrime agli occhi, rivivo quel momento.

Era Marzo del 1965 quando mi trovo' immerso in un mondo che mi incanto'. Tutte quelle strade, quelle automobili, tutti quei palazzi e.... ero felice ma non era il mio mondo. Qui in Canada le patate, il mio alimento preferito, si compravano, a San Mango, invece, io le raccoglievo dal terreno, fu questo il primo valore che persi. Qui tutto si comprava, se la felicita' fosse stata in vendita qualcuno avrebbe aperto un negozio per venderla.

"Terroni", e' cosi' che ci hanno sempre chiamati quelli del nord, ed e' cosi' che vorremmo essere, lavoratori instancabili di quelle nostre terre che solo il tempo ci potra' togliere.

Oggi siamo qui, in questa terra ricca che tanto ci ha dato e tanto ci ha tolto, ma nessuno potra' mai cancellare il ricordo di quanto la nostra terra ci ha regalato !

Ciao amici, Ciao Calabria, grazie San Mango.

Luigi Colosimo, Winnipeg, ( Canada )

 

© Sanmangomia.it - Webmaster: Pasquale Vaccaro