FIRMATO UN NUOVO "PATTO DI FRATELLANZA"
Cleto e Jaunsvirlauka (Lettonia) insieme, in un gemellaggio all'insegna della collaborazione
"Opportunità comuni di sviluppo locale e valorizzazione del territorio" è stato il tema del convegno
(di Armando Orlando)
Araldo di Cleto
|
Stemma di Stato della Lettonia |
Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea, è stato celebrato nei giorni scorsi un gemellaggio fra il Comune di Cleto, in Calabria, ed il Comune di Jaunsvirlauka, della Lettonia. Al convegno di presentazione, incentrato sul tema "Opportunità comuni di sviluppo locale e valorizzazione del territorio", hanno partecipato Francesco Plastino, Presidente del Consiglio comunale di Cleto, Alfonso Longo e Giuseppe Furano, consiglieri comunali, Florindo Briglio, Assessore comunale ed Amerigo Cuglietta, Sindaco di Cleto. Per il paese della Lettonia ha parlato Inta Savicka, Presidente del Consiglio comunale di Jaunsvirlauka.
I lavori sono stati moderati da Francesca Faraca e conclusi da Peppino De Rose, dell'European Business Mediterranee di Torano Castello, organizzazione accreditata presso il Parlamento Europeo. L'Unione Europea sostiene il gemellaggio di città al fine di incoraggiare nuovi legami fra due o più comuni di Paesi diversi, i quali trovano l'occasione di scambiarsi idee, di studiare soluzioni a problemi comuni, di scoprire il patrimonio culturale dell'altro, ed iniziano rapporti di amicizia destinati a continuare nel tempo. Il gemellaggio diventa così un modo per far partecipare i cittadini al processo di integrazione europea e la manifestazione riveste un particolare valore culturale, sociale ed educativo. Durante il Convegno, svolto nel centro storico di Cleto, è avvenuta la Cerimonia di firma del Patto di Fratellanza tra i due Comuni, ed è stato il momento più solenne della manifestazione, nel corso della quale è stato messo l'accento sulla necessità di una collaborazione proficua in campo economico, sociale e civile, al fine di acquisire una solida coscienza europea e favorire la formazione dell'Europa dei popoli. La delegazione del paese lettone era composta da rappresentanti delle istituzioni, della scuola, dei giovani, da imprenditori e da addetti alla formazione professionale. "L'incontro con le scuole di Cleto è stato emozionante - ha detto il sindaco Cuglietta - e gli alunni sono stati attenti alle tematiche legate al processo di integrazione". Inta Savicka, Presidente del Consiglio comunale di Jaunsvirlauka, ha portato ai cittadini di Cleto il saluto della Lettonia, ha ringraziato per l'accoglienza ricevuta fin dal loro arrivo all'aeroporto ed ha confessato la sua emozione quando gli alunni delle scuole hanno cantato l'inno del loro Paese. "Siamo rimasti colpiti dalle bellezze architettoniche del vostro paese, ed in particolare del castello. Noi dobbiamo avere in comune non solo attività sportive, ma anche culturali ed economiche, e siamo sicuri che questo progetto andrà avanti", ha affermato l'ospite a nome di tutta la sua delegazione. La Repubblica di Lettonia (in lettone Latvijas Republika) è uno stato situato nell'Europa nord-orientale; confina con l'Estonia, la Russia, la Bielorussia, con la Lituania e con il Mar Baltico; ha una superficie di 64.589 km² e 2 286 700 abitanti; capitale Riga. La popolazione è principalmente di religione cristiana; il più grande gruppo è quello Luterano, con più piccole percentuali di cattolici e di ortodossi orientali. La lingua ufficiale è il lettone, ed appartiene al gruppo baltico della famiglia delle lingue indoeuropee. La Lettonia si trova nell'UE a seguito della Decisione del 14 aprile 2003. Cleto, paese della provincia di Cosenza, come tanti altri centri della Calabria, vive in maniera drammatica il problema dello spopolamento. La popolazione è cresciuta progressivamente a partire dall'Unità d'Italia, ed ha toccato la punta massima nel 1951 con 3.363 abitanti; poi l'inversione di tendenza e la discesa; nel 1991 si verifica una lieve ripresa, ma nel 2001 il numero degli abitanti (1.389) tocca il picco più basso degli ultimi 150 anni. Oltre alla perdita di popolazione, la cittadina calabrese deve fare i conti con le esigue risorse finanziarie e con la vastità di un territorio che richiede opere infrastrutturali e continui interventi di manutenzione. Per far fronte a queste esigenze, il sindaco Cuglietta ha lanciato negli anni scorsi una provocazione: Far nascere a Cleto Via Ferrarelle, Piazza Barilla, Corso Fiat. L'idea è venuta fuori quando è piombata sul tavolo la dichiarazione d'inagibilità di tutti gli edifici pubblici: municipio, scuole e altri edifici destinati ad asilo e biblioteca. "Soldi in cassa non ce ne sono - questo il ragionamento del sindaco - e per recuperare l'agibilità e dare decenza di vita alle persone siamo disposti senza pregiudizi a rivolgerci ai privati. Se ci aiutate, vi regaliamo il nome di una piazza o di una via, v'intitoliamo il palazzo municipale". La provocazione ha riempito le pagine dei quotidiani, e pare che qualcuno abbia deciso di intervenire; ancora nulla di concreto, ma le sorprese potrebbero arrivare da un giorno all'altro. Con queste premesse e con questo spirito d'iniziativa, i cittadini di Cleto hanno affrontato il gemellaggio con il Comune di Jaunsvirlauka, riponendo forse un pizzico di speranza anche nei vantaggi che potrebbero scaturire dai rapporti appena intrapresi con questo paese della Lettonia. Una cosa però è certa: Cleto esce dalle difficoltà, solo se ci sono la consapevolezza e l'impegno da parte di tutti i suoi cittadini. Il confronto e la dialettica sono il sale della democrazia; ma dalle emergenze si esce solo con la volontà e con l'unità del paese.
Armando Orlando
Settimana di Calabria, 20 giugno 2008
© Sanmangomia.it - Webmaster: Pasquale Vaccaro