Ode a San Mango

 

Questo carme č per te,

colle declivio,

terra sublime

dei miei avi e mia,

proteso borioso,

tra il verde di montagna e la collina

d'ulivo inargentata.

Sogno con lena gli stellati cieli

e i tramonti tuoi e

il sibilar dei venti e

l'alitar di dolci brezze e

l'ondeggiare del mare a noi vicino e

l'olezzare di mosto e di ginestre e

le malie delle perdute primavere

e il lieto rimembrar di gioventų.

Madre soave,

ogni anno accogli,

e stringi al cuore,

con immutato amore,

il ritorno

-da forestiere terre-

delle genti tue

e laboriosa plachi

e silenziosa,

dolori e affanni

e li conforti.

Nelle nude tombe

della tua terra,

trafitti da sventure e

sorti avverse,

i figli tuoi

caduti

trovan terrena dimora,

all'ombra

dei cipressi vacillanti,

tenendo sempre aperti

gli occhi

al sole sempiterno

che

tramonto pių non temon.

Dal grembo tuo,

madre generosa,

germoglian nuovi figli.

E il pago

vagheggiar per le tue vie,

colma ancora di gioia,

pel tempo ormai svanito,

il cuore mio stremato,

peregrinante eterno.

 

agosto 2006