Fanciullezza

 

Spensierata fanciullezza

che passasti con sveltezza,

tu per me sei stata quella

fino adesso età più bella.

 

Innocenti creature

andavamo ad avventure,

sempre ignari del dell’errore

e felici a tutte l’ore.

 

E la vita si mostrava

- mai le spalle ti voltava -

pien di amore e di bontà,

pur se c’era povertà.

 

Mi sembrava tutt’una favola:

eravamo in otto a tavola,

con papà e zia Maria

e la cara mamma mia.

 

Poi la sera della befana

io cercavo una calza strana.

I ricordi ormai passati

son sbiaditi, non scordati.

 

Ti cerco ancora fanciullezza!

Sei ritornata con dolcezza,

ad Ancona, una mattina,

dalla mia nipotina!

 

2004